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Il "De la arti supra de beni moriri" costituisce il ventisettesimo capitolo del trattato religioso edificante "Scala de virtuti et via de paradiso" del frate francescano calabrese Iacopo Mazza. L'opera, stampata a Messina nel 1499 dal tipografo Guglielmo Schomberg, è uno dei primi incunaboli editi nell'isola. Il capitolo che qui si edita rappresenta la testimonianza della diffusione del genere ars moriendi in Sicilia, e si collega a una serie di libelli legati all'educazione del morente i quali tra il XV e il XVI secolo hanno goduto di tanta fortuna in tutta Europa, con numerose versioni in italiano, francese, spagnolo, tedesco e catalano.